Un po' di storia piemontese

Grande ed articolato complesso di edifici costruiti tra il XIII e il XVIII secolo dalla famiglia Isnardi, banchieri astigiani poi inseriti nell’alta aristocrazia sabauda ed insigniti del titolo di Marchesi di Caraglio. Il castello è situato in posizione panoramica, con ampi spazi pianeggianti affacciati sulla pianura cuneese e sulle Alpi.

Nel ‘500 il castello fu modificato nella sua struttura, passando da un aspetto nettamente medioevale, con torri e mura di mattoni a vista, a quello attuale, con loggette, grandi finestre e mura intonacate e decorate, più simile ad un palazzo rinascimentale.

Con l’estinzione della famiglia Isnardi nella seconda metà del ‘700, il castello passò per eredità alla famiglia portoghese dei De Souza Holstein-Beck, duchi di Palmella, che lo tennero fino al 1912.

Durante la Prima Guerra Mondiale fu adibito a convalescenziario e, nel 1924, fu acquistato dai Missionari della Consolata, divenendo Noviziato delle Suore Missionarie fino al 1964. In quel periodo furono eseguiti vasti lavori di modernizzazione, quali l’elettrificazione e l’impianto di riscaldamento dell’intero complesso, nonché la trasformazione della scuderia in cappella.

Negli ultimi quarant’anni, gli attuali proprietari hanno provveduto al rifacimento di quasi tutte le coperture.

All’interno, si trovano due elementi di particolare interesse artistico: la Sala Ducale, con un notevole affresco cinquecentesco, e la cappella settecentesca, decorata con affreschi “trompe l’oeil”.